Invasione mongola di Giava

Invasione mongola di Giava
parte delle Invasioni e conquiste mongole
La flotta di Kublai Khan attraversa l'arcipelago malese - ill. di Henry Yule (1871)
Data22 gennaio-agosto 1293
LuogoGiava
EsitoI mongoli-Yuan non riescono a sottomettere Giava
Schieramenti
Prima della sconfitta di Kediri
Dinastia Yuan
Majapahit
Dopo la sconfitta di Kediri
Dinastia Yuan
Prima della sconfitta di Kediri
Kediri

Dopo la sconfitta di Kediri
Majapahit
Comandanti
Prima della sconfitta di Kediri
Shi-bi
Gao Xing
Ike-mese
Raden Wijaya
Dopo la sconfitta di Kediri
Shi-bi
Gao Xing
Ike-mese
Prima della sconfitta di Kediri
Jayakatwang



Dopo la sconfitta di Kediri
Raden Wijaya
Effettivi
20-30.000 soldati
500-1000 navi
20-30.000 soldati
Navi sconosciute
Perdite
3.000+ morti (Shi-bi);[1]
60% (12-18.000).[2]
Prigionieri sconosciuti
Navi distrutte o catturate sconosciute
5.000+ morti/annegati
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La dinastia Yuan di Kublai Khan tentò nel 1293 d'invadere l'isola di Giava con una forza stimata in 20[3]-30.000[4] soldati come rappresaglia contro Kertanegara di Singhasari, rifiutatosi di rendere omaggio allo Yuan e reo di aver mutilato uno degli emissari del Khagan nel 1289. Si trattava in realtà d'una manovra volta a garantire il controllo Yuan sull'Arcipelago malese, uno degli snodi fondamentali della rete commerciale dell'Oceano Indiano e della rotta delle spezie.[5]

Negli anni intercorsi tra l'oltraggio di Kertanegara agli ambasciatori Yuan e l'arrivo della spedizione mongola a Giava, il re era stato ucciso ed il regno di Singhasari assoggettato dal regno di Kediri, già suo vassallo. Il corpo di spedizione inviato da Kublai mosse pertanto contro Kediri che, dopo una feroce campagna, fu sottomessa. Gli Yuan furono allora traditi dal loro alleato, il neonato regno di Majapahit, retto da Raden Wijaya, già vassallo fedele di Kertanegara. L'invasione si concluse così con una sconfitta ed una precipitosa ritirata degli Yuan per opera del regno giavanese di Majapahit che, in capo a pochi anni, sarebbe divenuto la potenza dominante dell'Arcipelago.[6]

  1. ^ Groeneveldt 1876.
  2. ^ Nugroho 2011, pp. 118—119.
  3. ^ (EN) Jack Weatherford, Genghis khan and the making of the modern world, Random House, 2004, p. 239, ISBN 0-609-80964-4.
  4. ^ Bade 2013, p. 45.
  5. ^ (EN) Wisseman Christie J, Javanese Markets and the Asian Sea Trade Boom of the Tenth to Thirteenth Centuries A.D., in Journal of the Economic and Social History of the Orient, vol. 41, 1998, pp. 344–381, DOI:10.1163/1568520981436264, ISSN 0022-4995 (WC · ACNP).
  6. ^ (EN) Sita W. Dewi, Tracing the glory of Majapahit, in The Jakarta Post, 9 aprile 2013. URL consultato il 5 febbraio 2015.

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